Nel momento in cui si ha la necessità di decidere a chi affidare la sorveglianza dei propri beni, è importante conoscere la differenza tra vigilanza attiva e vigilanza passiva.
Considerata una “questione spinosa” anche dal Vademecum Operativo – Disposizioni operative per l’attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010, nr.269, in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza ed investigazione privata diramato dal Ministero dell’Interno, si possono tracciare i confini delle due tipologie di vigilanza per esclusione.
Vigilanza attiva o passiva: le caratteristiche per punti
La vigilanza attiva o armata, anche detta Guardia Particolare Giurata (GPG):
- agisce nell’ambito della vigilanza privata;
- deve proteggere beni immobili e mobili;
- ha un ruolo di prevenzione e potere di intervento diretto;
- non può svolgere mansione diversa da quella di tutela diretta dei beni;
- deve avere un apposito decreto, rilasciato dalle autorità competenti;
- è obbligata a collaborare con l’autorità di Pubblica Sicurezza;
- è regolarmente munita di un’arma.
La vigilanza passiva o non armata:
- non ha l’obbligo di difesa attiva dei beni;
- porta avanti un’azione deterrente contro danni o furti;
- ha il compito di sorvegliare e tutelare beni immobili e mobili;
- può svolgere altri compiti nell’azienda (registrazione dei visitatori, ispezione degli accessi, ecc.);
- è autorizzata, non obbligata, come ogni cittadino, all’arresto in flagranza di reato (art. 380 c.p.p.);
- non è munita di armi: se necessario, deve avvisare i responsabili o l’autorità di Pubblica Sicurezza;
- non ha bisogno di alcun tipo di licenza specifica.
Quando si hanno ben chiare le differenze tra i due tipi di vigilanza, è possibile decidere qual è il servizio più adatto alle proprie esigenze, anche sulla base di altre due considerazioni.
In primo luogo, è importante ricordarsi che, se si vuole solo portare avanti un’azione deterrente, potrebbe essere meglio utilizzare un servizio di vigilanza passiva. Se bisogna impedire un illecito, è invece meglio ricorrere a un servizio di vigilanza attiva.
L’altro elemento da considerare è certamente il costo, inferiore per la vigilanza passiva.