Le aziende (e anche alcuni condomini) hanno bisogno di essere adeguatamente protetti attraverso un servizio di sorveglianza dedicato. A questo proposito, una delle soluzioni più diffuse consiste nell’avvalersi di vigilanti non armati, il che consente di garantire la sicurezza dei beni immobili agendo in particolare sulla prevenzione, al fine di evitare eventuali danni all’interno delle strutture poste sotto tutela.
La valutazione del rischio
Per scegliere il professionista della sicurezza più adatto alle proprie necessità è opportuno innanzitutto eseguire un’attenta analisi del rischio, calcolando quanto in effetti la proprietà è esposta all’eventualità di danni e intrusioni. Gli addetti alla vigilanza non armata, infatti, si distinguono dai portieri (anche se spesso la differenza non è sempre evidente) perché adempiono a compiti specifici. I vigilanti, per esempio, si occupano di controllare gli ingressi e le uscite delle persone dall’edificio, registrare i visitatori, regolare il traffico delle auto in entrata e in uscita dagli spazi preposti e, nel caso della guardiania notturna, controllare che all’interno dell’immobile non sia rimasto nessuno (a parte eventualmente il personale autorizzato). I vigilanti, inoltre, sono tenuti a tenere monitorato lo stato di conservazione dell’immobile, assicurandosi che tutti i servizi funzionino correttamente e, in caso contrario, contattando un tecnico specializzato. Tra i compiti del vigilante, infine, figura anche il ritiro della posta ordinaria e dei pacchi consegnati dai corrieri.
Cos’è la vigilanza passiva e come può essere utile
La vigilanza passiva è l’attività che svolgono gli addetti al servizio di guardiania ed è così definita perché non prevede l’impiego di armi per difendere la proprietà o le persone. Nel caso in cui il vigilante venga minacciato da estranei, non ha la possibilità di rispondere con un’arma, ma è tenuto a rivolgersi alle forze dell’ordine. È anche importante sapere che il servizio di guardiania non armata può essere svolto tanto durante le ore diurne quanto di notte, H24 e 365 giorni all’anno.
Guardia giurata e portierato: quali le differenze?
Per molti anni, la differenza tra i servizi di guardia giurata e portierato era pressoché impalpabile: la legge italiana, infatti, non si pronunciava in modo chiaro e definito in merito ed era di fatto impossibile distinguere tra portiere e vigilante non armato. Con il tempo, gli Uffici Territoriali locali hanno diramato specifiche circolari che, insieme al “Vademecum Operativo – Disposizioni operative per l’attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010, nr.269, in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza ed investigazione privata” – un documento redatto e diffuso dal Ministero dell’Interno – costituiscono i principali punti di riferimento per comprendere la distinzione tra le due figure. In effetti, le differenze si evincono più per esclusione che per disposizioni specifiche: sostanzialmente, tutti i compiti che non sono espressamente indicati per le guardie giurate rientrano nelle mansioni dei portieri. Un’altra importante differenza tra portierato e vigilanza non armata risiede anche nei costi: in generale, infatti, avvalersi di una guardia giurata comporta una spesa decisamente maggiore (a volte anche più del doppio) rispetto a un servizio di portierato.
Cosa conviene fare per garantire la sicurezza della proprietà
Per tutelare un edificio, come per esempio la sede di un’azienda, le opzioni riguardo alla scelta del servizio di sicurezza più adeguato rispetto alle proprie esigenze sono molteplici: se il rischio di danni all’interno dello stabile non è alto, si può prendere in considerazione un semplice servizio di portierato, mentre se si prevede di far svolgere all’addetto ulteriori compiti, una valida soluzione consiste nel richiedere un servizio di vigilanza non armata. Nel caso in cui, invece, il rischio risulta essere molto alto (per esempio perché nella proprietà sono custoditi oggetti di valore o perché già in passato si sono verificati danni e intrusioni) è opportuno valutare un servizio di vigilanza armata, in modo da ridurre il pericolo per beni e persone.